Ristrutturazione Edilizia: come funzionano le agevolazioni
L’articolo 16-bis del Dpr 917/86 disciplina le detrazioni fiscali per le spese relative agli interventi di ristrutturazione edilizia. Tale decreto è stato reso permanente dal 1° Gennaio 2012 e l’agevolazione conseguente è stata inserita tra gli oneri detraibili dall’Irpef. Di regola la detrazione è pattuibile sino al 36% delle spese per un’ammontare delle stesse, per unità immobiliare, non superiore a 48.000 euro; tuttavia, la legge di stabilità 2016 ha prorogato un provvedimento che prevede una maggiore detrazione Irpef (50%) per i costi sostenuti nel riassetto edilizio fino al 31 dicembre 2016 con un limite di spesa anche superiore, 96.000 euro per unità immobiliare.
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A Gennaio 2017 la detrazione ritornerà al 36%
La misura ordinaria per le detrazioni fiscali da rifacimento di immobili tornerà al 36% con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. La legge di stabilità 2016 ha comunque il vantaggio di aver aggiunto la detrazione del 50% anche sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici (classe A+ e A per forni). In più, sempre fino al 31 dicembre 2016 la detrazione sarà più corposa (65%) per gli interventi antisismici su determinate zone ad alta pericolosità ( esplora la mappa di pericolosità sismica ) se queste vengono utilizzate come abitazione principale o attività di produzione.
Come viene ripartita la detrazione
La detrazione viene ripartita in dieci rate annuali dello stesso importo. L’evasione delle rate può avvenire sia nell’anno in cui è sostenuta la spesa oppure in quelli successivi. Per le spese di ristrutturazione delle abitazioni effettuate entro il 31 dicembre 2011, i contribuenti di età superiore ai 75 anni possono richiedere che la detrazione sia restituita in meno tempo: cinque o tre rate annuali di pari importo.
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Chi può fruire della detrazione
Tutti i contribuenti assoggettati all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato possono avvalersi della detrazione sulle spese di ristrutturazione. L’agevolazione per ristrutturazione edilizia spetta non solo ai proprietari ma anche a chi è titolare di diritti reali e/o personali di godimento sugli immobili da risistemare e che ne sostengono i relativi costi. Ha diritto alla detrazione anche il convivente del possessore o il semplice detentore dell’immobile in oggetto, allorché sostenga le spese e vi siano intestate le fatture (puoi approfondire il TUIR Testo unico delle imposte sui redditi qui) .
Se invece parliamo di contratto preliminare di vendita (compromesso), l’acquirente dell’immobile ha diritto all’agevolazione per rifacimento dell’abitazione se:
- è immesso nel possesso dell’immobile
- sta eseguendo gli interventi a proprio carico
- il compromesso è stato registrato
Può richiedere l’agevolazione fiscale anche chi esegue i lavori sull’immobile in proprio.